Ultimo aggiornamento: 27/11/23, 18:50 - Autore: u/InvestitoreComune
Tempo di lettura: 4 minuti
ETF a leva: Leva finanziaria, effetto compounding e volatility decay
Disclaimer
Questo articolo è stato scritto da un utente di r/ItaliaPersonalFinance e non è da considerarsi un consiglio di investimento. Consigliamo prudenza pari almeno al doppio della leva utilizzata e di non investire in prodotti che non si conoscono a fondo.
Cosa sono gli ETF a leva
La leva finanziaria è la capacità di acquistare o vendere attività finanziarie per un importo superiore al nostro capitale attraverso l’indebitamento. Questa pratica consente di potenzialmente generare profitti maggiori rispetto al capitale iniziale, ma comporta anche un aumento del rischio.
Per comprendere meglio, consideriamo un esempio: immaginiamo di avere un capitale iniziale di 100 euro destinati a un investimento con una prospettiva di guadagno o perdita del 10%. Senza l’uso della leva, il potenziale profitto o perdita sarebbe di 10 euro.
Ora, supponiamo di impiegare la leva, indebitandoci ulteriormente di 100 euro. Utilizzando una leva 2 (rapporto tra capitale totale e capitale proprio), investiamo quindi un totale di 200 euro. In questo caso, il nostro potenziale profitto o perdita è del 20% rispetto al capitale proprio. Operando con leva, abbiamo la possibilità di ottenere rendimenti più elevati, ma al contempo affrontiamo il rischio di subire perdite proporzionalmente maggiori rispetto al nostro capitale.
Ad esempio, se stiamo operando con leva 2 e lo strumento subisce un ribasso superiore al 50%, registreremo una perdita maggiore rispetto al nostro capitale iniziale. La leva finanziaria, pertanto, offre opportunità di crescita, ma va gestita con attenzione a causa del rischio associato alle potenziali perdite.
Anche nel mondo degli ETP (ETF, ETN ed ETC) ci sono alcuni strumenti che utilizzano la leva finanziaria e ne subiscono comunque un effetto simile. Questi strumenti sono gli ETF a leva (Leveraged ETF o LETF).
Alcuni ETF a leva molto famosi sono SSO e UPRO (rispettivamente ETF a leva 2 e 3 su S&P500, entrambi non UCITS quindi non acquistabili da investitori non professionali in Italia) e QLD e TQQQ (rispettivamente ETF a leva 2 e 3 su NASDAQ). In Italia invece sono piuttosto conosciuti il LEVMIB e l’XBEAR, rispettivamente ETF a leva 2 long e short su FTSE MIB.
Gli ETP a leva consentono di investire in un sottostante replicandone il rendimento ma applicandoci l’effetto di leva finanziaria.
Senza entrare troppo nello specifico degli strumenti utilizzati per raggiungere l’obiettivo, per replicare questo effetto il gestore di questi ETF moltiplica la variazione di prezzo giornaliera per la leva. Quindi se l’S&P500 chiude la seduta a +2%, la variazione di SSO (leva 2) è di +4% mentre la variazione di UPRO (leva 3) è di +6%.
Questo genera un effetto chiamato compounding.
Il volatility decay e l’effetto di compounding
Il compounding è un fenomeno matematico in cui, dato un intervallo temporale, il rendimento di un ETF a leva o short sarà sempre inferiore rispetto al rendimento di un ETF non a leva sullo stesso indice, moltiplicato per la leva.
Supponiamo di avere un titolo il cui prezzo cala consecutivamente dell’1% per 4 giorni, e il quinto giorno ha un rendimento del 4,10%, riportando il prezzo al livello iniziale di 100 euro.
Se operiamo a leva 3, i rendimenti giornalieri nei primi quattro giorni sarebbero del -3%, portando il prezzo a 88,53 euro e generando una perdita del 11,47%, rispetto a una perdita del 3,94% sul titolo non a leva. Il quinto giorno, il rendimento sarebbe del 12,3% (tre volte il rendimento del titolo) e porterebbe il titolo a un prezzo di 99,42 euro invece di 100. La differenza dello 0,58% rappresenta l’effetto compounding che si manifesta quando operiamo con leva.
Questo stesso meccanismo si applica agli ETF short, che siano o meno a leva, poiché il rendimento viene replicato in modo inverso nello stesso modo identico.
L’entità di questo effetto dipende da tre variabili:
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Volatilità: Maggiore è la volatilità dei rendimenti giornalieri, maggiore è l’impatto dell’effetto compounding. Questo fenomeno è noto come volatility decay, ovvero il decadimento dei rendimenti a leva causato da una maggiore volatilità.
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Tempo: All’aumentare della durata dell’investimento a leva, cresce anche l’effetto compounding.
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Entità della leva: Maggiore è la leva, maggiore è l’effetto compounding.
In situazioni in cui i prezzi crescono linearmente ogni giorno, l’effetto della leva finanziaria è minore. Tuttavia, è raro osservare un titolo che si muove in modo lineare nei rendimenti giornalieri.
Quali ETF a leva sono disponibili in Italia?
QUI potete trovare una lista dei prodotti commerciabili in Europa in quanto UCITS. Molti dei prodotti più famosi in America non sono disponibili in Europa.
Se siete interessati al tema, esiste un subreddit dedicato: r/LETFs
Conclusioni
Gli ETF a leva sono strumenti molto interessanti, ma anche molto rischiosi. Prima di investire in questi strumenti è necessario comprendere bene il funzionamento e i rischi associati. Consigliamo agli utenti di partire da qui per avere una base di conoscenze sul tema:
Scritto da: u/InvestitoreComune - Ultima revisione: u/emish89
Originariamente pubblicato il 27/11/23, 20:04 e aggiornato l'ultima volta il 27/11/23, 18:50
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